Antico comune oggi frazione di Sestola, situato sulla sponda sinistra del rio Vesale, conserva borgate, corti chiuse e santuari di notevole valore architettonico.
È frazione (abitanti n. 177) conosciuta e frequentata come meta di facili passeggiate.
Antico borgo in riva sinistra del rio Vesale posto lungo la costa del monte Emiliano esposta a sud est, cosa che favorisce anche la coltivazione della vigna.
Il nome fa subito pensare ad un castello che sorgeva anticamente nel suo territorio ma che venne spazzato via da una lavina.
Sorte che toccò anche all’antica chiesa, tanto che fra il 1627 e il 1630 venne costruita la chiesa attuale, dedicata all’Assunzione di SantaMaria. Nel suo territorio si trovano caratteristici borghi come, ad esempio, la Fontanaccia. Castellaro è ricordato in alcuni rogiti del notaio sestolese Giovanni Albinelli del Quattrocento come ‘Castellaro de Gisanis’ dove Gisanis potrebbe far pensare alla famiglia Gessani. In altro rogito dello stesso notaio si tratta la vendita del diritto di macina per un giorno e mezzo e per dodici notti consecutive al ‘Molin de Bachon’; il mulino dei Bacconi, anch’esso quindi molto antico.
Testo di Carlo Balboni tratto dal mese di novembre del Calendario sestolese del 2002.
Il circolo frazionale di Castellaro organizza ogni anno il torneo di calcio delle frazioni con grande partecipazione e stand gastrnomici.
Anche gli abitanti di Castellaro hanno il loro soprannome e sono conosciuti come i Gatti di Castellaro.
Da visitare
La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, l’Oratorio Santa Maria e la borgata Fontanaccia che conserva alcuni scorci veramente splendidi!