Il paese di Benedello oggi è rinomato soprattutto per le manifestazioni di Carnevale, che ancora oggi si svolgono, secondo l’antica tradizione, con maschere, personaggi, costumi e canoni immutati nel tempo. Esse culminano a metà Quaresima con la sfilata delle maschere per il paese, il processo e il rogo della vecchia, ai quali assistono partecipi gli abitanti del paese.
È merito degli abitanti di Benedello e delle associazioni organizzatrici aver tenuto in vita in tutta la loro originalità e vivacità queste manifestazioni, tracce di antichi riti propiziatori, che in altri luoghi invece si sono andate pian piano perdendosi.
Durante la seconda guerra mondiale Benedello, nel Novembre del 1944, fu teatro di un cruento scontro tra tedeschi e partigiani con numerosi morti tra le file di questi ultimi. Molte case del paese furono incendiate e nella distruzione della canonica andò perduto l’importante archivio parrocchiale.
Esistono nel territorio di Benedello i ruderi affascinanti della solitaria chiesa romanica di S. Pietro di Chiagnano, la cui costruzione è antecedente al secolo XIII. L’edificio, dopo l’aggregazione della comunità a Benedello nel 1380, fu abbandonato, il tetto diroccò e l’interno fu utilizzato come cimitero. I muri perimetrali, seppure coperti dall’edera, presentano elementi di estremo interesse come la muratura a filaretto, le finestrelle strombate e il portale d’ingresso.
Il borgo di Spinzola, costruito sul colle che domina Benedello, è un insediamento a corte che comprende un palazzo signorile dal sontuoso portale ornato da singolari fregi, una torre inglobata nel palazzo, una casa con balchio, gli edifici dei contadini e un oratorio. Fu di proprietà della famiglia Benedelli, da cui ebbero origine giureconsulti, politici, religiosi e letterati.