Il Parmigiano Reggiano, formaggio identitario dell’Appennino Modenese e dell’Emilia. Un formaggio che rappresenta al massimo il nostro territorio.
Parlare di Emilia Romagna senza pensare al Parmigiano Reggiano è ormai impossibile. È infatti uno dei formaggi più apprezzati e conosciuti al mondo, utilizzato nelle preparazioni dei piatti più semplici fino ad arrivare all’alta cucina.
Se la crescentina tradizionale infatti è da mangiare con il pesto condito e una spolverata di Parmigiano Reggiano, lo stesso formaggio viene utilizzato per i berlenghi, per i tortellini, per condire la pasta o da assaggiare in purezza magari in abbinamento all’aceto balsamico. Insomma, sono infinite le possibilità per apprezzarlo al meglio.
Chi conosce il nostro Appennino Modenese inoltre sa bene che uno dei vanti del nostro territorio è quello dei tanti caseifici. Non si può tornare a casa da una vacanza senza prima essere passati in un caseificio a prendere un gustoso ricordo.
Tra i tanti prodotti che è possibile trovare ovviamente c’è anche il Parmigiano Reggiano.
Al Parmigiano Reggiano è anche dedicata una sagra giunta nel 2022 alla sua 17^ edizione. “Parmigiano Reggiano da gustare” che si svolge a fine settembre nel comune di Lama Mocogno e sempre a Settembre si svolge a Montese la Festa della Patata e del Parmigiano Reggiano di Montagna.
In tante altre sagre poi possibile trovare mastri casari che mostrano la preparazione del formaggio dal vivo, mostrando come da un prodotto semplice e genuino come il latte delle vacche che pascolano nei nostri campi, si possa arrivare a un formaggio tanto complesso e affascinante.
Un formaggio che è il risultato non solo di una lavorazione precisa e meticolosa ma di cura e attenzioni che durano mesi, nel saper aspettare la giusta stagionatura per l’utilizzo che se ne vuole fare.
La denominazione Parmigiano Reggiano DOP
Forse non tutti sanno che le forme di Parmigiano Reggiano si possono definire tali solo a partire da un preciso momento.
È la cosiddetta battitura a martello delle forme che viene effettuata da rappresentanti del Consorzio Parmigiano Reggiano che controllano a mano le forme una a una. Battendo con il martelletto sulle forme è possibile capire se le forme, passati i 12 mesi in cui le forme vengono prima salate e poi posizionate per l’inizio della stagionatura, hanno difetti o no.
Se non hanno difetti viene apposto ufficialmente il marchio del Parmigiano Reggiano.
Parmigiano Reggiano prodotto in Appennino Modenese e Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna
Occorre segnalare inoltre una ulteriore distinzione che riguarda da vicino il nostro Appennino. Negli ultimi anni infatti è stato inserito un ulteriore marchio di qualità che permette a certi caseifici di apporre la denominazione Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna DOP sul proprio prodotto. Questo è possibile ai caseifici che scelgono di seguire i criteri necessari per poter apporre questa dicitura e che dipendono dalla mungitura delle vacche e dall’alimentazione che seguono.
Il consiglio che vi diamo quindi è assolutamente quello di ricordarvi, quando venite in Appennino, di assaggiare il Parmigiano Reggiano, di visitare i caseifici (contattateli e in alcuni periodi organizzano visite guidate e spiegazioni di come nasce un formaggio) e di portare a casa uno dei ricordi migliori che possiate portare, un pezzo di Parmigiano Reggiano!