È il principale edificio di culto e il fulcro urbanistico del centro storico di Fiumalbo.
La primitiva costruzione, che risale al 1220, era di ridotte proporzioni, con la facciata posta ortogonalmente all’asse attuale. Nel 1592 la chiesa venne ricostruita utilizzando materiale della vecchia struttura di cui rimangono frammenti e tracce all’interno e all’esterno dell’attuale edificio. Nell’occasione fu cambiato l’asse di orientamento e trasformato il fianco sinistro in facciata, dove si apre il portale con elegante protiro rinascimentale su mensole.
Rifacimenti e ampliamenti si sono succeduti nel corso dei secoli: venne alzata la navata centrale che fu dotata di un ricchissimo soffitto a cassettoni (XVIIsec.) e furono aperte le cappelle, ornate di pregevoli altari. Numerose e di grande interesse le opere pittoriche e gli arredi sacri.
La storia
Il principale edificio di culto di Fiumalbo sorge sulla piazza e costituisce nel suo insieme architettonico il fulcro urbanistico del centro storico.
Le vicende costruttive dell’edificio sono alquanto complesse per i rifacimenti e ampliamenti che si sono succeduti nel corso dei secoli. La primitiva costruzione, risalente al 1220 era di ridotte proporzioni, con la facciata posta ortogonalmente all’asse attuale. Aveva una sola navata a cui successivamente, forse verso i primi del secolo XVI, se ne aggiunse una laterale. Interamente costruita in pietra, aveva copertura a capriate.
Di quell’antica struttura rimangono importanti testimonianze scultoree del portale e del fonte battesimale.
Alcuni di tali frammenti con figure di soldati, di donne e di cavalieri, oltre ad elementi decorativi con tralci di vite, sono collocati attualmente in fondo alla navata sinistra e dietro l’altare maggiore. Mentre stilisticamente sono riconducibili alla cultura romana di Wiligelmo, l’interpretazione dei soggetti è tuttora controversa: il bassorilievo – già architrave dell’antico portale – noto come “Battaglia di Fiumalbo” potrebbe riferirsi ad un episodio bellico locale, mentre gli altri alle vicende dei Templari o alla storia di Adelaide.
Nel 1592 la chiesa viene rifatta, utilizzando materiale della vetusta costruzione, cambiato l’asse di orientamento e trasformato il fianco sinistro in facciata dove si apre il portale con elegante protiro rinascimentale su mensole.
L’interno a tre navate, di belle proporzioni e con colonne monolitiche di arenaria ha le prime arcate scolpite su capitelli di tipo toscano; successivamente fu sopraelevata la navata mediana dotandola di ricchissimo soffitto intagliato, a cassettoni, del secolo XVII.
Numerose sono le opere pittoriche, le sculture e gli arredi conservati. Fra i quadri, una tavola cinquecentesca con la Madonna e Santi attribuita al Saccaccino, altra tavola cinquecentesca col Redentore di scuola toscana, la tela dell’abside con martirio di San Bartolomeo, opera eseguita da Adeodato Malatesta nel 1837.
Notevoli anche i due altari lignei seicenteschi del Rosario e dell’Addolorata e il coro.
Ricchissimo l’insieme degli arredi sacri, dei paramenti e delle argenterie che formano indubbiamente il più importante complesso del genere nell’alto Frignano. L’opera più celebre è la croce in lamina di argento, detta di Fiumalbo, del 1494 firmata dagli orafi modenesi Antonio e Jacopo da Porto, che ha le figure degli Evangelisti, del Crocifisso e del Padre Eterno. Da segnalare anche una statuetta argentea della Madonna, opera romana del Borroni, e una sontuosa croce astile di argento sempre di produzione romana, datata 1747.