Nella frazione di Pompeano e nella località di Varana Sassi sono presenti spettacolari e rari ammassi rocciosi, di origine eruttiva, di colore verde scuro, tanto da sembrare quasi nere ricchi di ferro e magnesio sulla cui superficie si sviluppa una ricchissima vegetazione con esemplari arborei tipici e numerosi tipi di licheni.
Per durezza compositiva, queste serpentine si presentano isolate e molto evidenziate, offrendo punti di osservazione panoramica privilegiata e spiccano rispetto al terreno circostante che è formato, prevalentemente, da argille scagliose e sabbie che nel corso dei millenni hanno subito un abbassamento dovuto alle erosioni dei fenomeni atmosferici.
L’origine di questi sassi
Questi giganteschi speroni isolati, come gli altri che vediamo nel nostro Appennino, scaturirono da effusioni magmatiche avvenute 200 milioni di anni fa su una dorsale che si era venuta a formare sul fondale marino di un grande golfo chiamato Tetide, che si trovava dove ora è il mare Ligure.
Trenta milioni di anni fa, la dorsale marina, formata da sabbie, fanghi, limi e prevalentemente da argille, assieme alle ofioliti e serpentine, a seguito della compressione subita dall’avvicinarsi dei continenti africano ed euroasiatico, si deformò e sollevandosi scivolò dal luogo di origine,Tetide, sino a qui, dando così forma ai terreni che ora costituiscono il nostro Appennino.
L’Ofiolite di Pompeano è attraversata al suo interno da una faglia che ha dato origine a una grotta di circa trenta metri di lunghezza.
La grotta, scoperta per caso da un bambino del luogo, è visitabile con l’assistenza del gruppo speleologico del Cai di Modena e viene aperta al pubblico soltanto in occasione della sagra del paese, il primo sabato e la prima domenica del mese di agosto. Al suo interno si possono ammirare alcuni geotritoni e un laghetto sotterraneo di circa venti metri di profondità.
I Sassi di Varana invece sono una ottima palestra per l’arrampicata sportiva uno sport emozionante da intraprendere con l’aiuto di guide abilitate