Nell’affascinante e suggestiva frazione di Groppo di Riolunato si trova la Chiesa dell’Emigrante, una chiesa moderna ma dalla storia molto interessante.
Forse vi sarà capitato di scorgere da lontano, percorrendo la strada che da Montecreto porta a Riolunato, il campanile di una chiesa che svetta moderno in mezzo alla vegetazione.
Si tratta del campanile della Chiesa dell’Emigrante di Groppo dedicata alla Santa Francesca Saverio Cabrini.
La storia
La Chiesa dell’Emigrante risale al 2009 ed originata da parte dell’eredità milionaria lasciata dall’italo-americano Cristoforo Ennio Migliori nativo della borgata frignanese dei Lagastrini nel 1929, cresciuto a Groppo di Riolunato da dove emigrò negli Stati Uniti nel 1962, facendo fortuna in California con una ditta di lavorazione del marmo grazie ad un innovativo procedimento tecnico.
Morì nel 2001 lasciando circa sei milioni di dollari al paese natale, per la cappella cimiteriale e Chiesa (dalla caratteristica cupola in rame) da allora dedicata a tutti i nostri emigranti.
L’architettura
Il progettista incaricato, l’arch. Sergio Macchitelli, si è avvalso già in fase progettuale della collaborazione dell’arch. Giovanni Ronchi, dello scultore Davide Scarabelli e del liturgista Don Silvano Sirboni.
L’edificio simboleggia un “sepolcro” che, attraverso la resurrezione, (rappresentata simbolicamente dalla piramide ottagonale) viene infranto. L’onnipotenza divina quindi spezza la copertura della chiesa. La simbologia dell’ottagono è stata sempre utilizzata per richiamare “l’ottavo giorno”, il giorno della resurrezione.
Questo segno forte che dalla terra si protende verso il cielo è stato anche ispirato dalla presenza di un grande abete piantato al centro del cimitero, le cui radici stavano rompendo e sollevando i sepolcri; attraverso il suo fusto ed i suoi rami svettava alto come ad esplicitare e simboleggiare la tensione dell’uomo verso il cielo, l’anelito della resurrezione.
Nel sagrato adiacente al muro di cinta del cimitero attuale, dal quale è possibile godere di una bellissima vista verso il Monte Cimone, vi è l’ingresso della chiesa che avviene attraversando un breve ma significativo corridoio appositamente poco illuminato.
Tale percorso permetterà di raggiungere il luogo della grazia di Dio, cioè l’aula vera e propria, dove ci si troverà fisicamente in un ambiente molto più luminoso che ha per fulcro l’altare, meta del cammino, luogo della comunione, mensa del sacrificio.
Dal punto di vista dello spazio interno esso si avvolge attorno all’altare, all’ambone e alla comunità celebrante; sono queste presenze, con i propri riti e movimenti da cui hanno origine e si sviluppano le forme e gli spazi della chiesa.
Gli arredi liturgici (altare, ambone, sede del presidente dell’assemblea, tabernacolo per la custodia eucaristica e croce gloriosa, sono stati realizzati dallo scultore Davide Scarabelli, che si è ispirato al vissuto di Cristoforo Ennio Migliori per realizzare alcune opere.
Il parco sculture
Accanto alla chiesa si trova un parco con sculture in sasso dedicate a chi ha lasciato la patria italiana per cercare lavoro all’estero restando però molto attaccato ai paesi natali appenninici.
Come visitarla
La Chiesa è solitamente chiusa ad eccezione di particolari ricorrenze o iniziative. Per visitarla occorre contattare il Comune di Riolunato.