Da Lama Mocogno, il sentiero, che parte alle spalle della centrale Piazza Cesare Battisti, attraversa Lama di Sotto, costeggia un’antica casa privata con loggiato quattrocentesco, estrema testimonianza dell’antico insediamento del luogo, un tempo area mercatale del vicino castello di Mocogno.
Si scende poi alla Masina, anticamente sede di un mulino, dove si attraversa a guado il torrente Mocogno. Da qui risaliamo verso il paese di Mocogno (76 metri s.l.m.), con la sua chiesa di San Giovanni Battista, attestata già nel XIII secolo e ricostruita nelle forme attuali tra XIX e XX secolo. Il sentiero attraversa, lungo via Antico Borgo, l’area detta del “Castello”, contrassegnata dall’imponente campanile novecentesco, posto sul “podium” dell’antico castello, incendiato nel 1523 dagli Estensi. Da questo evento trae origine lo stemma comunale di Lama Mocogno.
La salita continua lungo l’antica viabilità che congiunge Mocogno con le Piane di Mocogno, attraverso Borrasilano e Tolé, dove si incrocia il sentiero CAI 585 A, che sale da Casarola, via Cadignano (802 metri s.l.m.) e Monte Mocogno.
Attraversati i suggestivi prati di Sella Tolé, si giunge alle Piane di Mocogno: poste a 1303 metri s.l.m..
Le Piane sono una rinomata stazione turistica estiva ed invernale (Centro federale Sci di Fondo).
Proseguendo, si raggiunge l’Area di Tutela Ambientale del Monte Cantiere, estesa sul crinale spartiacque tra i torrenti Scoltenna e Dragone, il cui territorio si sviluppa su aree comprese nei Comuni di Lama Mocogno, Palagano, Riolunato e Pievepelago.
Il Monte Cantiere, con i suoi 1.617 metri di quota, è la vetta più alta del territorio di Lama Mocogno e costituisce – proprio per la sua posizione centrale – uno spettacolare balcone sul Monte Cimone e sulle giogaie appenniniche che si estendono a perdita d’occhio.