In localitร  Passo del Lupo, vicino al lago della Ninfa, a 1500 metri di altitudine, si trova il Giardino Botanico Esperia, unico in tutto lโ€™Appennino Modenese.

Un Giardino Botanico secondo la BGCI (Botanic Gardens Conservation International) รจ unโ€™istituzione
aperta la pubblico che mantiene una collezione ben documentata di piante vive per promuovere:

  • la ricerca scientifica
  • la conservazione della biodiversitร  vegetale
  • lโ€™educazione alla sostenibilitร , la didattica e la divulgazione scientifica

Perchรฉ โ€œEsperiaโ€

Nella mitologia, lโ€™Esperia era un giardino meraviglioso (una sorte di โ€œgiardino degli deiโ€), ai confini del Mondo occidentale, dove cresceva un albero di mele dโ€™oro che donavano immortalitร  (regalo di nozze della Madre Terra ad Era) curato dalle ninfe Espรจridi, figlie di Atlante e difeso da un feroce drago dalle cento teste (ucciso poi da Ercole nella undicesima fatica). Esperia era anche lโ€™antico termine con cui veniva indicata lโ€™Italia. Il simbolo del Giardino รจ il giglio martagone (Lilium martagon), una delle specie piรน belle e vistose delle radure boschive delle montagne italiane (protetta dalla LR 2 del 24/1/77).

giardino botanico esperia a sestolaUn poโ€™ di storia

La progettazione del Giardino risale agli anni Trenta ed ebbe come promotore il Comitato Scientifico della Sezione CAI di Modena e il Prof. Emilio Chiovenda, giร  Direttore dellโ€™Orto Botanico dellโ€™Universitร  di Modena. Nacque ufficialmente nel 1954, come Centro Erboristico Sperimentale per la ยซvalorizzazione dei terreni montani e collinari, oggi incolti o scarsamente produttivi, ottenibile con la rigenerazione ed il miglioramento dei pascoli ed anche con la coltura delle piante officinali e di quelle aromatiche daย distillazione, lร  dove esse si rivelino economicamente utiliยป.

Il Centro rimase in attivitร  fino agli anni Sessanta, seguiti da una fase di declino, fino al punto di venir quasi dimenticato.

Negli anni Ottanta il CAI di Modena fu lโ€™artefice della โ€œrinascitaโ€ del Giardino e trasformรฒ quello che fino ad allora era sempre stato un semplice โ€œorto di erbeโ€ in un bellissimo โ€œgiardino fioritoโ€.

Uno scrigno di biodiversitร 

Il Giardino si estende su unโ€™area di circa due ettari allโ€™interno di una bellissima faggeta caratterizzata da un ricco sottobosco e dove, oltre al faggio, si possono osservare esemplari di specie arboree ed arbustive sia dellโ€™Appennino Settentrionale che introdotte. Ospita inoltre numerose specie erbacee, da quelle palustri e degli ambienti umidi, a quelle dei pascoli e delle radure, fino alle specie delle rupi e delle falde detritiche.

Comodi ed accoglienti sentieri percorrono tutto il bosco, accompagnati da una rete di piccoli corsi dโ€™acqua e collegati fra loro da robusti ponticelli di legno. Nei punti piรน ombrosi del bosco, alcune panchine offrono ai visitatori un momento di riposo.

Il sentiero fra le aiuole- roccera รจ predisposto per le visite anche di anziani e disabili.

Percorrendo i sentieri del giardino รจ possibile โ€œimmergersiโ€ in diversi habitat naturali, ognuno illustrato da un pannello descrittivo delle caratteristiche ecologiche e delle principali specie presenti.

Apertura

Giugno โ€“ Settembre

Come arrivare al Giardino Botanico Esperia

A 4 Km oltre Pian del Falco, un vasto parcheggio accoglie la vostra auto, ed a pochi metri si trova il Giardino; โ€“ per chi ama camminare: โ€“ da Sestola, sentiero C.A.I. 451 o comunale 6; โ€“ da Fanano, sent. C.A.I. 443; โ€“ da Roncoscaglia, sent. C.A.I. 457; โ€“ da Montecreto, sent. C.A.I. 459 o 461.